L’ultima trovata commerciale sono i chetoni esogeni che vanno molto di moda tra le influenzer di instagram. Di chetoni esogeni si parla dagli anni 60 del secolo scorso, in lavori che ne valutano l’utilizzo nel trattamento di alcune patologie neurologiche o come integratori per lo sport, con molti studi su animali e poche ricerche su esseri umani. I chetoni esogeni sono soltanto gli ultimi di una lunga serie di prodotti proposti come soluzioni magiche per i più disparati problemi, negli ultimi tempi soprattutto per il dimagrimento, attraverso aggressive campagne di marketing. Sono prodotti proposti per ottenere i benefici di una dieta chetogenica eliminando le difficoltà e le rinunce connesse a un regime alimentare decisamente rigido. Sbarcati di recenti dalle nostre parti, sono commercializzati come un miracoloso toccasana, fatto che fa sorgere spontanea la domanda: “servono davvero a qualcosa?” Ma torniamo indietro, cosa sono i corpi chetonici?
La chetogenesi, genera i corpi chetonici a partire dall’acetil-CoA (proveniente dalla beta-ossidazione degli acidi grassi). I corpi chetonici sono usati come fonte di energia dai tessuti extraepatici (muscolo cardiaco e scheletrico, cervello, ecc.). I corpi chetonici sono 3 composti: acetoacetato (AcAc), beta-idrossibutirrato (BHB) e acetone. Vengono prodotti in circostanze normali nel fegato in quantità di 180g al giorno fornendo energia per il 2-6% del fabbisogno corporeo. La loro produzione aumenta sia in risposta a condizioni fisiologiche (2-20 volte il normale): come digiuno prolungato, esercizio fisico, bassi livelli di insulina, gravidanza e consumo di una dieta a bassissimo contenuto di carboidrati (come la dieta chetogenica); sia in stati patologici (> 50 volte normali): come la chetoacidosi diabetica, la chetoacidosi tossica ed errori metabolici congeniti che promuovono la resistenza all’insulina. I chetoni producono il 31% in più di energia rispetto al glucosio per unità di carbonio e forniscono fino al 30-40% dell’energia necessaria per il funzionamento del corpo dopo 3 giorni di digiuno. I corpi chetonici, sostituiscono il glucosio come fonte primaria di energia. Prodotti dal fegato saranno così facilmente utilizzati per la produzione di energia da parte di cuore, tessuto muscolare e reni. I corpi chetonici possono anche attraversare la barriera emato-encefalica per fornire energia al cervello. Nonostante si guardi al fegato come maggior produttore di corpi chetonici è riconosciuto che anche il cervello può produrre chetoni in particolari cellule denominate astrociti. Per indurre la chetosi, quindi, si puo’ seguire una dieta chetogenica e nel caso di applicazioni terapeutiche (per esempio epilessia) è necessario raggiungere una concentrazione di corpi chetonici molto elevata che può essere difficile da seguire nel lungo periodo; per questo sono nati negli anni 60 i chetoni esogeni. I I chetoni esogeni sono corpi chetonici di provenienza esterna all’organismo. Di origine sintetica che possono portare rapidamente ad un picco elevato e transitorio dei chetoni ematici che ritorna a valori basali in circa 4 ore. Ovviamente se lo stato di chetosi deve essere permanente sarà necessario assumere più dosi al giorno di questi prodotti. La chetosi ottenuta artificialmente non avrà pero’ gli stessi adattamenti caratteristici di una chetosi reale, fisiologica, raggiunta con la dieta e non produrra gli stessi risultati di miglioramento della composizione corporea di una dieta chetogenica a restrizione energetica. La dieta chetogenica è efficace per il dimagrimento quando è anche una dieta ipocalorica, e quando il soggetto è in una condizione di chetosi fisiologica, condizione che permette di utilizzare con estrema efficacia le riserve di grasso dell’organismo. Se ogni giorno si consumano diverse decine di grammi di chetoni esogeni questi verranno avidamente utilizzati da cuore, muscoli e cervello, con grande risparmio di grassi e zuccheri, che saranno accumulati a livello del tessuto adiposo; in piu’ nella chetosi fisiologica l’utilizzo dei grassi di riserva è favorito dal particolare assetto ormonale mentre nella chetosi prodotta dai chetoni esogeni non è presente questo particolare assetto, anzi si crea una situazione che porta a ridurre l’utilizzo delle riserve adipose. La chetosi ottenuta artificialmente, quindi, non vi farà dimagrire come per magia, anzi, creerà una situazione che ostacola l’utilizzazione dei grassi di riserva, rendendo il dimagrimento più lento e difficile.
Dott. Cristian Mastropietro