Il lino è coltivato ampiamente in tutto il mondo, con la produzione più alta in Canada. La pianta del lino produce fiori di colore azzurro pallido e capsule di frutti contenenti piccoli semi. I semi possono essere lavorati industrialmente per ottenere diverse forme.
La farina di lino sgrassata rappresenta il 55-68% della massa dei semi di lino e viene prodotta dopo l’estrazione dell’olio. L’olio viene generalmente utilizzato come mangime per animali. A causa delle proprietà di rapida polimerizzazione, l’olio di lino, viene utilizzato anche in pitture, vernici e inchiostri. Tuttavia, poiché i semi di lino contengono un’alta quantità di acidi grassi essenziali di origine vegetale, vengono sempre più utilizzati come alimento funzionale. I semi di lino hanno molti composti bioattivi oltre all’acido alfa linolenico (ALA), sono inclusi fitoestrogeni lignani, peptidi ciclici, glicosidi cianogenici (CG), proteine (tra cui ricche di aminoacido arginina) e fibre solubili e insolubili. Le quattro forme piu’ comuni di semi di lino disponibili per il consumo umano includono semi di lino interi, semi di lino macinati, olio di semi di lino e farina di semi di lino parzialmente sgrassata.
I semi di lino contengono omega-3. Una porzione standard di semi di lino, che corrisponde a 30 grammi, contiene infatti quasi il 60% del fabbisogno giornaliero di questa importante sostanza. Contengono una buona quantità di antiossidanti, fibre, calcio, potassio, magnesio, ferro e vitamine del gruppo B. Discrete sono le quantità di vitamina C ed E. Inoltre i semi di lino sono ricchi di mucillagine. Se abbinati all’acqua, hanno un’interessante attività emolliente e lassativa del sistema gastro-enterico.
VALORI NUTRIZIONALI DEI SEMI DI LINO
Ecco i loro valori nutrizionali per 100 grammi:
- 100 g apportano circa 534 calorie
- di cui 42,16 g di grassi
- 28,88 g di carboidrati
- 27,3 g di fibre
- 18,29 g di proteine
- 0,6 mg di vitamina C
- 3,080 mg di niacina
- 1,644 mg di tiamina
- 0,473 mg di vitamina B6
- 0,31 mg di vitamina E
- 0,161 mg di riboflavina
- 87 µg di folati
- 4,3 µg di vitamina K
- 813 mg di potassio
- 642 mg di fosforo
- 392 mg di magnesio
- 255 mg di calcio
- 5,73 mg di ferro
- 4,34 mg di zinco
- 2,48 mg di manganese
- 1,12 mg di rame
BENEFICI DELL’ASSUNZIONE DEI SEMI DI LINO
Numerosi studi preclinici e clinici hanno dimostrato gli effetti benefici dell’integrazione alimentare con semi di lino. Questi effetti hanno incluso un’azione antipertensiva, effetti antiaterogenici, un abbassamento del colesterolo, un’azione antinfiammatoria, effetto epatoprotettivo, effetto ipoglicemico, effetto anti-tumorale del colon-retto e un’inibizione delle aritmie. Il suo contenuto in acido grasso ω-3 α-linolenico e l’antiossidante lignano secoisolariciresinolo diglucoside, nonché il suo alto contenuto di fibre, sono stati implicati principalmente in queste benefiche azioni. La maggiorate degli studi sugli uomini usava un’integrazione di 30g di semi di lino macinati o la stessa quantità circa di olio di semi di lino o isolato proteico di semi di lino.
TOSSICITA’ DEI SEMI DI LINO
I semi di lino contengono metaboliti vegetali secondari azotati chiamati CG che sono glicosidi delle cianoidrine e includono linamarina, linustatina, lotaustralina, neolinustatina e amigdalina. Dopo l’ingestione, la porzione di glicone viene rimossa, liberando una cianoidrina instabile. La cianoidrina viene ulteriormente degradata in acido cianidrico, che è tossico per i sistemi respiratorio, nervoso ed endocrino. Sebbene questo possa inizialmente essere considerato un problema sanitario significativo, non lo è per diversi motivi. Innanzitutto, il corpo umano adulto ha la capacità di disintossicarsi per una quantità di ≤100 mg di cianuro al giorno. Una persona dovrebbe consumare più di 1 kg di semi di lino ogni giorno affinché la tossicità da cianuro si manifesti. Questo non è realistico. In secondo luogo, la cottura distrugge il cianuro, e anche 50 g/giorno di semi di lino non aumentano i livelli di tiocianato urinario. Pertanto, la tossicità dei semi di lino derivanti dai CG non rappresenta una minaccia realistica per la salute.
COME UTILIZZARE I SEMI DI LINO IN CUCINA
I semi di lino non hanno un gusto particolarmente intenso e per questo motivo si prestano ad essere aggiunti a diverse preparazioni, sia dolci che salate. Ad esempio, si possono utilizzare all’interno dello yogurt o delle insalate, oppure sfruttarli per donare maggiore croccantezza alle panature. Molto diffuso in cucina è anche l’olio. A differenza dei semi di Chia, i semi di lino andrebbero macinati per sfruttarne appieno le proprietà, tuttavia se consumati in quantità ridotte (tipo 5g,1 cucchiaino) in una insalata o nello yogurt si possono anche utilizzare interi. In quest’ultimo caso o si macineranno con la masticazione o se ingeriti interi, non si assorbiranno tutte le sostanze ma si avrà comunque un effetto emolliente e lassativo, perchè si formerà comunque mucillagine nell’intestino.
COME CONSERVARE I SEMI DI LINO
Si conservano all’interno di un contenitore ermetico a temperatura ambiente per circa un anno, tuttavia occorre fare attenzione a non consumarli dopo la data di scadenza in quanto, a causa dell’alto contenuto di grassi, tendono ad irrancidire.
A cura del dott. Cristian Mastropietro
BIBLIOGRAFIA:
https://doi.org/10.1152/ajpheart.00400.2017
https://link.springer.com/article/10.1007/s11912-018-0704-z