Grassfed, letteralmente nutrito ad erba.
Per prodotti grassfed si intendono i prodotti alimentari derivati da animali erbivori (bovini, equini, ovini) al pascolo nutriti ad erba. Parliamo di carne, latticini, ecc.
La maggior parte della carne e dei latticini disponibili in commercio proviene da animali che vengono allevati in grandi strutture di confinamento dove vengono alimentati con diete a base di cereali e trattati con una varietà di farmaci. Attenzione, spesso anche negli allevamenti con certificazione biologica troviamo animali allevati in stalla, questo perché l’art. 20, comma 2 del Regolamento Europeo 889/2008 che regola le modalità di applicazione del Regolamento (CE) n. 834/2007 relativo alla produzione biologica afferma che:
“per gli erbivori, i sistemi di allevamento devono basarsi in massima parte sul pascolo, tenuto conto della disponibilità dei pascoli nei vari periodi dell’anno“. Ecco è quest’ultima parte scritta, che ho evidenziato in grassetto, che consente ad alcuni allevatori di attuare diverse strategie o di fare i furbetti. “Per rispettare l’obbligo basta che esista un’area delimitata dove gli animali possono andare a pascolare, indipendentemente dal fatto che venga utilizzata o meno!”
In pratica si subordina l’obbligo di pascolo alla disponibilità del territorio stesso ed, infatti, sono concesse da sempre deroghe su deroghe sulla base di “particolari condizioni del territorio” per cui anche se “allevati biologicamente”, questi bovini, vivono di fatto in stalla. Li nutrono con un mix di pastoni di granaglie e mais biologici, facendoli pascolare poco e niente. Questo di solito accade per farli crescere più velocemente e per avere più “resa”.
Si deve considerare che la dizione “Bio” in etichetta non sempre è sinonimo di reale garanzia e, pertanto, si dovrebbe approfondire per prendere decisioni da consumatori consapevoli.
Nutrire di grandi quantità di grano un ruminante altera il valore nutritivo della sua carne o dei suoi latticini. L’alimentazione con cereali compromette la salute degli animali al pascolo ed esige un maggiore impatto sull’ambiente.
Al contrario, i prodotti derivati da animali nutriti con erba, provengono da allevamenti al pascolo. In genere questi animali si ammalano di meno e non servono antibiotici o altri farmaci.
Allevare animali al pascolo è meglio sia per gli animali stessi, che per l’ambiente.
I prodotti derivati da animali grassfed (nutriti ad erba) sono piu’ ricchi di grassi “buoni” come gli acidi grassi omega-3. Hanno anche maggiori livelli di numerose vitamine e antiossidanti.
L’alimentazione al pascolo è praticata molto in Irlanda a causa dei suoi terreni fertili, il clima temperato e abbondanti piogge che favoriscono la crescita dell’erba durante la maggior parte dell’anno e forniscono ai sistemi di produzione dei ruminanti una fonte di alimentazione economica e di alta qualità. Gli studi hanno dimostrato che nutrendo gli animali ad erba c’è una riduzione nel costo di produzione del latte. Questi risultati forniscono all’industria lattiero-casearia irlandese (principalmente a base di erba) un vantaggio competitivo rispetto ad altri paesi produttori di latte.
Si sa poco di come la carne bovina nutrita con erba potrebbe influire sui livelli sierici di colesterolo nei pazienti ipercolesterolemici, rispetto a una carne bovina nutrita con cereali ma la ricerca suggerisce che le diete a base di erba per gli animali erbivori possono migliorare significativamente la composizione del contenuto di antiossidanti della carne animale e del suo contenuto di acidi grassi (FA). La quantità di grassi totali trovati in una porzione di carne dipende fortemente dal regime alimentare. Il grasso varierà anche a seconda del taglio, poiché non tutte le posizioni della carcassa depositeranno grasso nella stessa misura.
La carne bovina nutrita con erba ha un sapore di erba distinto e ha qualità di cottura uniche rispetto alla carne bovina alimentata con cereali. Inoltre, il grasso della carne ed anche il burro e il latte dell’animale nutrito ad erba, possono avere un aspetto giallastro a causa dell’elevato contenuto di carotenoidi (precursore della vitamina A).
In Italia è difficile trovare i prodotti grassfed sugli scaffali dei supermercati. Si compra direttamente dall’allevatore scavalcando gli intermediari, che inducono spesso l’agricoltore a produrre alimenti di bassa qualità. In piu’ non esiste una normativa o una certificazione che disciplini cosa significhi veramente grassfed ma esiste un’associazione di agricoltori che disciplina e tutela gli allevatori che scelgono di far crescere i propri animali al pascolo, per assicurare ai consumatori un prodotto di qualità.
BIBLIOGRAFIA:
Cynthia A Daley, Amber Abbott, Patrick S Doyle, Glenn A Nader, Stephanie Larson; A review of fatty acid profiles and antioxidant content in grass-fed and grain-fed beef ; Nutrition Journal; http://www.nutritionj.com/content/9/1/10
Mohammad Alothman ,Sean A. Hogan ,Deirdre Hennessy ,Pat Dillon ,Kieran N. Kilcawley ,Michael O’Donovan , John Tobin ,Mark A. Fenelon and Tom F. O’Callaghan; The “Grass-Fed” Milk Story: Understanding the Impact of Pasture Feeding on the Composition and Quality of Bovine Milk; (http://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Dott. CRISTIAN MASTROPIETRO