C’è molta confusione in merito a quali sono i tipi di olio di oliva e alle loro differenze. Vediamo insieme di capire come stanno le cose.
OLI DI OLIVA VERGINI, OTTENUTI SOLO CON PROCESSI MECCANICI
Sono semplicemente spremuti senza l’utilizzo di prodotti chimici. Sono prodotti nei frantoi. Sono di tre tipi, con qualità differenti. Dal punto di vista qualitativo abbiamo, dal migliore al peggiore:
- Olio extravergine di oliva: questo è il tipo di olio di oliva di maggiore qualità. Deve possedere un’acidità inferiore a 0,8° oltre ad un gusto e un odore impeccabili.
- Olio vergine di oliva: di qualità inferiore rispetto al precedente, può avere fino a 2 gradi di acidità e leggeri difetti di gusto e odore.
- Olio di oliva vergine lampante: possiede un’acidità superiore a 2° oltre ad un gusto e un odore poco piacevoli. Non è adatto al consumo e necessita di un processo di raffinazione.
- Olio di oliva estratto con processi chimici
Il residuo che rimane a seguito dell’estrazione degli oli di oliva vergini si chiama SANSA e anch’esso contiene olio di oliva al suo interno. Quest’olio viene estratto con solventi all’interno dei sansifici e viene chiamato Olio di sansa grezzo. Non è commercializzabile e dunque ha bisogno di essere raffinato.
OLI DI OLIVA RAFFINATI
Gli oli di oliva vergine lampanti e gli oli di sansa grezzi devono essere raffinati nelle raffinerie a seguito del loro gusto e sapore poco piacevole. Come risultato del processo di raffinazione di questi oli, si ottiene:
- Olio di oliva raffinato: proviene dalla raffinazione dell’olio di oliva vergine lampante. È un olio di oliva incolore, inodore e insapore. Non è commercializzabile.
- Olio di sansa raffinato: proviene dalla raffinazione dell’olio di sansa grezzo e, come il precedente, è un tipo di olio di oliva incolore, inodore e insapore. Anche questo non può essere venduto al consumatore finale.
TIPI DI OLI DI OLIVA MISCELATI
- Olio di oliva: è una miscela di oli di oliva raffinati con oli di oliva vergini o extravergini. La proporzione, che non viene indicata nell’etichetta, oscilla tra un 10 e un 15% di vergine e il resto raffinato. (commercializzabile)
- Olio di sansa di oliva: come l’olio di oliva, si tratta di una miscela di olio di sansa raffinata con una percentuale di oli di oliva vergini ed extravergini. (commercializzabile)
CLASSIFICAZIONI O SOTTOTIPI DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
Gli extravergine di oliva possono essere prodotti seguendo alcune direttive o linee normative:
- Spremitura a freddo: prodotto tramite spremitura ad una temperatura inferiore ai 27ºC.
- Estrazione a freddo: prodotto tramite estrazione ad una temperatura inferiore ai 27ºC.
- Produzione Integrata: prodotto seguendo le linee direttive di questo quadro normativo.
- Biologico: prodotto seguendo le linee direttive di questo quadro normativo.
- Di Denominazione di Origine: prodotto seguendo le direttive del suo Organismo di Controllo.
ALTRI SOTTOTIPI DI OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA SENZA QUADRO NORMATIVO
- Oli extravergine di oliva filtrati o non filtrati.
- Oli di oliva monovarietali: prodotti con una sola varietà di olive (picual, hojiblanca, arbequina, etc.)
- Oli da raccolta anticipata: più o meno, da ottobre agli inizi di novembre.
- Di prima spremitura o prima estrazione: La maggior parte, per non dire la totalità, degli oli extravergine di oliva sono di prima estrazione o spremitura (questi ultimi sono quasi scomparsi). Quelli di seconda estrazione o spremitura, detti oli di ripasso, danno oli di oliva lampanti e, prestando molta attenzione, è possibile ottenere in casi eccezionali un olio di oliva vergine.
A cura del Dott. Cristian Mastropietro